Tirocini: un tirocinante su due assunto
Dopo il periodo di pandemia l’attivazione dei tirocini ha subito una crescita incredibile (+227,3%), che ci ha riportati ai livelli precovid.
Come riporta il Sole24Ore, l’attivazione dei tirocini è così distribuita:
- 74,3% di attivazioni nel settore dei Servizi;
- 23,9% delle attivazioni nel settore Industriale;
- 1,8% di attivazioni nel settore Agricolo.
L’articolo del Sole24Ore riporta un’altro dato molto interessante: il 55,7% dei tirocini (nel 31,5% dei casi con lo stesso datore di lavoro presso il quale è stato svolto il tirocinio) hanno avuto come conseguenza l’attivazione di un rapporto di lavoro. Parliamo di un caso su due!
Questo ci porta a due conclusioni in cui crediamo:
- Il tirocinio insegna un mestiere ed il saper fare di quel mestiere, rendendo le persone che vi partecipano più appetibili dal punto di vista lavorativo per le competenze acquisite;
- il tirocinio diventa un modo per farsi conoscere, dimostrare ad un futuro datore di lavoro le proprie soft skills e le proprie capacità di apprendimento, dimostrando di essere la persona adatta a ricoprire quel ruolo.
Non solo, i tirocinanti hanno modo di “testare” il settore lavorativo scelto, rendersi conto se è all’altezza delle loro aspettative o meno. Questo consente loro di approcciarsi al lavoro con una visione più realistica delle cose e scegliere se continuare su quella strada o cambiarla senza perdere altro tempo.
Chi ha la possibilità di entrare nel mondo del lavoro attraverso un tirocinio di solito trae beneficio da questa esperienza anche dal punto di vista dell’autostima e della sicurezza in sè stessi: imparare e migliorare ogni giorno è assolutamente benefico per il nostro amor proprio. Questo sicuramente influisce sui tassi di assunzione dei tirocinanti: arrivare ad un colloquio di lavoro con esperienza, sicurezza in se stessi e consapevolezza delle proprie capacità è un ottimo modo per far colpo sul recruiter.
Infine, il tirocinio può essere un occasione di guadagno, come nel caso dei tirocini con Garanzia Giovani.
Questi ultimi (che possono durare da 3 a 6 mesi) hanno il fine di far acquisire al giovane conoscenza ed esperienza lavorativa. È un periodo di addestramento per lo svolgimento di una determinata professione. Offre vantaggi sia al datore di lavoro sia al tirocinante: è un’occasione infatti per conoscersi a vicenda e assicurarsi di essere adatti l’uno alle esigenze dell’altro.
Si possono svolgere o in Italia o all’estero e prevedono un compenso lordo mensile non inferiore ai 400 euro (questo dipende dalla Regione di appartenenza).
Prevede massimo 30 ore settimanali che possono essere così divise:
- 6 ore al giorno per 5 giorni a settimana;
- 5 ore al giorno per 6 giorni a settimana.
Nello svolgimento del tirocinio non si possono calendarizzare i giorni festivi e non sono previsti orari notturni.